NON UNO DI MENO
Accogliamo con soddisfazione la notizia che saranno messi a dimora 800 fra alberi e cespugli nel Parco di Via Torres a Trebbo di Reno.
Legambiente ha sostenuto da subito che, ferma restando la primaria necessità di garantire la sicurezza della popolazione, l’intervento per limitare il rischio di esondazioni del Reno in località Trebbo avrebbe dovuto prevedere, in ambito compatibile alle esigenze di sicurezza idraulica, il ripristino contestuale della dotazione vegetazionale che sarà rimossa garantendo la medesima entità di benefici ambientali che questa massa arborea oggi produce per il territorio comunale.
La decisione assunta va, seppure parzialmente, nella direzione da noi suggerita ed oltre a premiare il nostro impegno ci rafforza nel continuare a sollecitare l’amministrazione regionale a passare dalla gestione delle emergenze ad una precisa pianificazione di attività strutturate e costanti per la messa in sicurezza del territorio e la valorizzazione dell’ecosistema fluviale.
Occorre indirizzare le attività verso una gestione dei corsi d’acqua più in sintonia con i loro processi naturali, puntando a una sinergia tra la necessità di diminuire quanto più possibile il rischio da esondazione ed obiettivi di riqualificazione dell’ecosistema fluviale.
Un protocollo che impegni le strutture regionali, in caso di interventi per la sicurezza idraulica che necessitino l’eliminazione di alberature, alla piantumazione, in aree fluviali esterne all’argine precedentemente individuate, di un patrimonio arboreo di dimensione e natura pari a quello che sarà eliminato, sarebbe un passo importante.
La Segreteria